Ultimamente a “Che tempo che fa’..” sono sovente presenti figuri a dir poco inquietanti… Ma siamo in democrazia e non bisogna perdere l’opportunità di ascoltare tutte le voci… A volte poi, proprio in queste occasioni, si fanno delle scoperte sensazionali che ti fanno rileggere in un’altra chiave le tue faziose e affrettate conclusioni…
Questa sera, ad esempio, era ospite il Ministro delle Corbellerie, Roberto Maroni, e nell’ascoltare le sue elucubrazioni ho appreso:
- che la conferma delle sentenze ai Casalesi è una vittoria del governo. Pensare che credevo tali sentenze fare riferimento ad eventi collocabili nella prima metà degli anni ’90. E che quindi arresto e processo degli stessi dovessero essere contestualizzati in periodi estranei a questo governo…
- che il governo ha raggiunto tali risultati grazie alla collaborazione con la Magistratura. Me tapino… ed io che credevo che questo governo non vedesse di buon occhio le toghe rosse e che denigrarne in continuazione l’operato fosse un suo obiettivo prioritario;
- che non è vero che il nostro Ministro delle Corbellerie possa aver detto che il problema di Rosarno è l’epilogo di un atteggiamento di troppa tolleranza nei confronti degli immigrati… Ma no, è stato anche lui frainteso… Non ha detto tolleranza verso gli immigrati ma tolleranza verso una situazione di degrado, illegalità e sfruttamento. Mi sento proprio un millantatore ad aver interpretato con fazioso dubbio le sue nobili affermazioni;
- che, giustamente. il degenerare della situazione di degrado a Rosarno, è imputabile alle Regioni e agli Enti locali e non al governo. E che le responsabilità sullo sfruttamento degli immigrati sono inconfutabilmente da attribuirsi ai Sindacati. Come non averci pensato prima… e, soprattutto, perchè gli immigrati non hanno denunciato ai Sindacati la loro situazione ed il loro padrone mafioso? Forse non avevano il numero telefonico…: ma avrebbero potuto chiederlo al caporale…
- che le proteste in relazione alla vendita dei beni confiscati alla mafia sono immotivate. Sembra che quei beni, perlopiù, siano immobili diroccati e di scarso interesse per chiunque… E quindi il governo cos’altro può fare se non metterli all’asta?