L’ipovedente Bersalema

ciechi

Pierluigi Bersalema, all’indomani del No B Day, commenta ribadendo la sua ottusa posizione. Ci conferma e informa che è stato giusto che il PD non sia andato in piazza ma che adesso avrà il compito di aggregare queste energie nuove.

Mi chiedo con quale spocchiosa presunzione si possa pontificare con questa affermazione.
Il Pd e la sua nomenclatura non sono stati capaci di governare in modo efficace e chiaro quando ne hanno avuto l’opportunità, hanno contribuito allo smantellamento e alla frantumazione della sinistra e non mi sembra siano stati capaci di partorire una proposta politica convincente.
Forse se Bersalema avesse, pure a titolo personale, partecipato, si sarebbe reso conto che tra le parole d’ordine gridate dalla piazza, c’erano anche quelle legate alla ricerca di una alternativa al Partito Democratico.

Una manifestazione di opposizione che nasce dalla base e da un socialnetwork, che si tinge di viola, che non vuole sul palco dirigenti di partito è una manifestazione che già nei suoi presupposti intende differenziarsi dal partito di opposizione “istituzionale”.
Segno tangibile di una evidente perdita di consenso manifestata da molti, non solo in piazza ma anche attraverso blog, socialnetwork e forum, nei giorni precedenti la manifestazione.
Lo stesso Veltroni aveva commentato la scelta di non aderire dicendo: “Mi ha meravigliato una certa diffidenza mostrata da alcuni dirigenti del Pd verso questa manifestazione. Ho sentito dire ‘noi partecipiamo solo alle manifestazioni che promuoviamo noi’, ma questo è sbagliato”.

Possibile che questa leadership del PD non si renda conto che si diventa forza egemone di un movimento quando è questo stesso ad accreditare un partito di questo ruolo?
L’elezione a questo ruolo non si ottiene per diritto divino e neppure per trascorsi storici, tra l’altro abbondantemente ripudiati.

Questo Paese ha bisogno di un’opposizione e di una sinistra, moderna ma vera, che sappia essere riferimento ai valori espressi da una manifestazione che, a prescindere dai numeri, porta in se il valore epocale di un nuovo modo di fare politica e mobilitarsi.

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