In risposta a Piero Sansonetti

Riporto quanto apparso sul Blog di Piero Sansonetti

Travaglio e l’esempio birmano

Il saggio Marco Travaglio (il quale è convinto che la politica e la cultura siano attività di tipo giudiziario, e guai se si impicciano dei grandi problemi il cui governo spetta invece al mercato) propone l’abolizione della immunità parlamentare, anche per mettere sotto scacco Nichi Vendola (le cui critiche alla magistratura, dice Travaglio, “sono invereconde”). Naturalmente c’è un problema serio: Vendola non è parlamentare ed è incensurato e privo di avvisi di garanzia non per via dell’immunità parlamentare ma per colpa – ed è una colpa ancora maggiore – della sua insistente e fastidiosa innocenza. Comunque, abolire l’immunità parlamentare è un’ottima idea. Si potrebbe anche stabilire l’obbligo di arresto per i parlamentari, la loro condanna preventiva a  18 mesi di arresti domicialiri con opzione al riarresto per i 18 mesi successivi. E, per sicurezza, anche l’abolizione del Parlamento. In Birmania hanno fatto questo esperimento e funziona benissimo.
(dal Blog di Piero Sansonetti)

e la mia risposta:

Non sono mai stato un giustizialista. Non lo ero 20 anni fa e non lo sono ora.
Ma credo che non sia corretto lanciare inutili strali e addossare responsabilità a chi, in modo sano, analizza e commenta il teatrino di questa Italietta.
Abbiamo cominciato a parlare della diatriba tra i ruoli della politica e della magistratura agli inizi di Tangentopoli e ancora ne parliamo con gli stessi toni…
Nel frattempo in questo paese il problema prioritario è diventato quello della legalità (non relativa all’illegalità spicciola ma a quella tesa a difendere il potere), del rispetto dei ruoli delle istituzioni, delle leggi ad personam…
Non esiste una opposizione seria. Abbiamo una pseudo sinistra istituzionale talmente attenta a ricercare voti ovunque che si è dimenticata quale sia il suo ruolo. Ed abbiamo dei patetici tentativi della sedicente sinistra alternativa che si avviluppa su se stessa senza generare alcuna concreta proposta politica. Alle ultime elezioni ho votato Sinistra e Libertà sperando che qualcosa si muovesse ma, scusa se sono cieco, non sono più riuscito a vederla in piazza, se non per qualche festa “vecchia maniera”. Non l’ho vista prodursi in alcun progetto o proposta. Adesso non la vedo più neanche sul sito, oscurato a seguito di nuove frammentazioni interne…
Ed intanto, la rivoluzione mediatica della destra è andata avanti, e riesce a conservarsi tranquillamente il suo elettorato. Ancor più grave se si pensa che non esiste una cultura della destra, cosa che la destra stessa riconosce, ben sapendo che tutti gli intellettuali sono altrove schierati…
E allora piantiamola di dire corbellerie se solo da giustizialisti e commentatori arriva qualche anelito di opposizione…
Non ne sono contento ma se sinistra e opposizione non esistono non è colpa loro…
Prima di criticare muoviamo il nostro lardoso culo!
Pazzesca è una sinistra che non c’è

viaTravaglio e l’esempio birmano | l’Altro online.

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