Anagni è un Comune della provincia di Frosinone. E’ nota come la città dei Papi nella cui diocesi ebbero i natali quattro Pontefici: Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII e per essere stata per molto tempo residenza e sede papale.
Abitata anticamente dagli Ernici ed annoverata tra le città “saturnie” della Ciociaria, nel 306 a.c. fu sottomessa da Roma e ne divenne un municipio. Nel XIII secolo il libero comune di Anagni cadde sotto la Signoria della famiglia Caetani, la famiglia di Bonifacio VIII. Proprio alle “gesta” di Bonifacio VIII deve la sua notorietà. Un Papa corrotto ed interessato più al potere temporale che alla fede, la cui elezione Dante attribuiva all’intervento del demonio. La sua nomina fu conseguente all’abdicazione di Celestino V di cui lo stesso Bonifacio curò gli aspetti giuridici, accompagnando Celestino nel superamento dei quesiti relativi alla legittimità dell’abbandono del ruolo.. Solo dieci giorni dopo l’abdicazione di Celestino V Bonifacio venne eletto ed immediatamente annullò tutto ciò che dal suo predecessore era stato fatto. E, temendo che Celestino, tornato semplice frate, potesse essere cooptato come antipapa dai suoi avversari porporati transalpini, lo fece catturare e rinchiudere nella rocca di Fumone dove lo lasciò fino alla morte.
Un pontificato all’insegna delle lotte per il potere, tese ad affermare la supremazia del Papa, fino alla bolla di scomunica del Re di Francia. Cosa che scatenò le ire di Filippo il Bello e che si concretizzo nello “schiaffo di Anagni”. In realtà sembra che l’episodio non si sia fisicamente verificato e che sia in realtà una metafora riferita alla cattura ed alla reclusione del Pontefice, poi liberato dalla popolazione di Anagni. Un mese prima della morte.