Scopro solo adesso, dalla lettura di un libro di Telese, di un aneddoto occorso a Giorgio Almirante & c. nel lontano 1973.
Il luogo è quel tanto frequentato autogrill di Cantagallo, nei pressi di Bologna, tappa quasi obbligata di coloro che si recano magari in vacanza sulle Dolomiti e si trovano a fare una sosta in autostrada, proprio in questo autogrill a circa metà percorso. Ed è qui che si fermò Almirante insieme a moglie ed autista per mangiare e fare benzina. Ma non riuscì a fare né l’uno né l’altro perché i lavoratori della struttura incrociarono le braccia proclamando uno sciopero estemporaneo…
Una situazione quasi “tenera” ma che da’ la misura di come purtroppo, non solo in quella regione, le cose siano cambiate e di come stia diventando evanescente l’avversione al fascismo ormai sempre più diluito nella nostra memoria. Ovviamente, come spesso accaduto, “l’onta dell’offesa” subita da Almirante fu lavata attraverso una missione squadrista…
Da quell’episodio nacque questa canzone.
L’altro giorno sull’autostrada
sul versante che porta a Bologna
viaggiava un topo di fogna
affamato voleva mangiar
arrivato che fu al Cantagallo
ha di fronte un bel ristorante
memo male pensava Almirante
così almeno potremo mangiar
tutti fermi le braccia incrociate
non si muove nessun cameriere
niente pranzo per camicie nere
a digiuno dovranno restar
torna in macchina il boia Almirante
e si appresta a fare benzina
ci spiace quest’auto è missina
e cominciano a scioperar
questa storia esemplare è finita
ma rimane nella mente e nel cuore
di chi lotta contro i fascisti
con i fatti e non a parole
L’altro giorno sull’autostrada
sul versante che porta a Bologna
viaggiava un topo di fogna
a digiuno dovette restar